Puoi trovare QUI la prima parte.
Puoi descriverci qual è la tua giornata tipo?
In realtà cambia costantemente. E’ collegata ai progetti che ho in piedi.
In montagna c’è sempre da fare qualcosa.
Se piove leggo, scrivo articoli, mi occupo di marketing o del sito.
Cerco di conoscere nuove persone, perché le relazioni sono una risorsa insostituibile, sono scambi di esperienze, perché le conoscenze possono essere comoltiplicate con gli altri.
Cerco di aiutare gli altri.
Faccio sport, che non significa sport estremo, ma vivere all’aria aperta facendo almeno i miei 30’ di camminata al giorno.
Capita che io spenga il cellulare per staccarmi completamente, per fare qualcosa di bello per me, per decidere che quel giorno è lì per me, anche per non fare nulla.
Alla fine seguo i ritmi della natura: quando ho sonno dormo, quando ho fame mangio, è un benessere impagabile! Mi ritrovo ad andare a letto presto in autunno, ad alzarmi all’alba in primavera senza sacrificio, e…SENZA SVEGLIA! vuoi mettere?!
Come fai con le richieste delle persone che ti contattano, che quindi ti chiedono tempo?
Io ho il piacere di divulgare il mio stile di vita, lo vedo come un messaggio da dare al mondo. Quando si decide che cosa fare nella propria vita ci sono tre elementi da considerare:
deve farmi stare bene, devo essere felice mentre lo faccio;
deve essere utile agli altri;
deve aiutare il pianeta: quello che facciamo deve incidere positivamente o comunque avere un minimo impatto negativo.
Quindi io so che investo energia, le persone che mi contattano le aiuto a vedere nuovi orizzonti e non confini.
Dai anche appuntamenti individuali?
Sì individuali e di gruppo.
Per esempio il progetto OLTRE BASE (ndr per info www.matteomajer.it) per riflettere su di sé, per poter vivere in modo alternativo, è un incontro di gruppo. Sono attività che faccio retribuire con un’offerta libera e consapevole. Le persone sono invitate a fare car pooling (ndr condivisione del viaggio in auto) e a portare del cibo, per trascorrere assieme un weekend in baita in montagna.
Vedo anche le persone singolarmente, ma cerco di limitare gli incontri a un massimo di 3/4 volte, perché voglio fornire gli strumenti necessari alla persona affinché lei sia autonoma nel suo viaggio che è la vita, togliendo la dipendenza da me. Le persone hanno bisogno di vedere le proprie potenzialità a farsi le domande giuste, io offro tecniche ed esercizi e poi il cammino lo affronta individualmente.
Come fai se ottieni molte richieste? Se iniziano ad esserci molti progetti o altro?
Il mio equilibrio viene prima. Sento che voglio dare il massimo nel mio lavoro, devo essere rilassato e riposato per offrire alle persone il meglio di me. Dico sempre sì, faccio capire alla persona che sia importante trovare il momento migliore per incontrarsi.
Io mi fermo prima del TROPPO.
Alcuni clienti in questo modo si autoselezionano: capiscono che non siamo in linea col nel modo di lavorare.
Cosa hai lasciato per arrivare a dove sei?
Mi piace tanto questa domanda!
Ho lasciato il giudizio degli altri, lo lascio a loro, non è importante, non è una cosa che mi deve appartenere e interessare.
Non significa che non mi confronto, anzi cerco sempre un feedback, cerco sempre un dialogo per confrontarmi con altri punti di vista. Ma io cerco di sentire, di percepire quando sono allineato con la mia natura, i miei valori e la mia etica.
Quindi ho lasciato la competizione con gli altri.
Se entri nel flusso di quello che sei davvero e fai ciò in cui credi tutto diventa più facile.
Ringrazio Matteo per la sua gioia nell’esprimere quello che ha studiato e scoperto nella sua vita (e chissà quanto ancora), bello vedere che lo trasmette con passione. Spero che la condivisione delle sue parole possa far capire che è possibile cambiare, anche in mondo così radicale, in una situazione che sembra troppo complessa. Spero che l’intervista si possa divulgare affinché sia il RISVEGLIO anche per qualcun altro. Buon viaggio a tutti, verso la consapevolezza.
dott.ssa Nicoletta De Col Psicologa sociale - chiensiologa - ginnastica posturale e psicosomatica www.nicolettadecol.com
Comments