TERAPIA MANUALE e TRAUMA 4
“Sentire il corpo diviso”
Mi è capitato, con una certa frequenza, che alcune persone arrivassero con una richiesta di aiuto: - sento il mio corpo diviso a metà,
- sento tutta la mia parte dx(o sx) rigida,
- sento come se questa parte del corpo non fosse mia, la sento diversa dalle altre,
- … non ricordo come mi sono fatto quella cicatrice
- ho provato di tutto, ma nessuna terapia funziona.
Sono tutti esempi di segni che possono presentarsi in caso di DISSOCIAZIONE DA TRAUMA. Ovvero una parte di loro continua a vivere in stato di allerta, mentre un’altra parte continua a vivere la vita quotidiana come se nulla fosse. Ma questo comporta che il terapeuta manuale deve essere in grado di intuire con quale parte del paziente deve instaurare una relazione di fiducia più solida.
Non siamo nella patologia: sono strategie di sopravvivenza ai traumi, che se attivati in età infantile, senza che ne sia presa consapevolezza, possono condizionare il resto della vita, a volte credendo che sia il destino ad essere crudele e a far incontrare solo persone “sbagliate”, in realtà è l’attivazione continua delle strategie di sopravvivenza.
Il tocco terapeutico prima di tutto è un tocco che non avviane pelle a pelle, ma cuore a cuore. È la creazione di uno studio accogliente in cui il paziente è libero di dire quello che sente(o che non sente niente).
Il tocco pelle a pelle avverrà “chiedendo il permesso” ai tessuti biologici, facendo sentire che nessuna delle parti della persona è in pericolo, perché il terapeuta non farà nulla cui il paziente non sia pronto a sostenere (ascolto della forza vitale, per esempio).
Prima c’è la presenza, poi c’è l’ascolto, Poi ci sono le “tecniche”, ovvero le pratiche osteopatiche che facilitano il processo di guarigione
Dottoressa Nicoletta De Col
Osteopata e massoterapista
Laureata in psicologia sociale
https://t.me/AMOREosteopatia
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