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Immagine del redattoreNicoletta De Col

Sonno e riposo, perché a volte sono in difficoltà. Come favorirli.


Quante volte capita di arrivare a fine giornata molto stanchi e tesi tanto da faticare a prendere sonno?


Per comprendere meglio questa situazione addentriamoci per un attimo nei meccanismi che regolano il ciclo sonno-veglia che governa tutti i processi metabolici del nostro corpo.

L’alternanza di luce e buio è stata acquisita dal nostro organismo a tal punto che ogni processo fisiologico segue un ritmo bifasico, sí susseguono due periodi:

  • un periodo di veglia durante il quale, nel pieno della fase attiva, bruciamo energia e impegniamo organi e tessuti in numerose funzioni

  • un periodo di riposo, durante il quale il nostro corpo entra in una fase di recupero in cui vengono ripristinate le scorte energetiche e vengono riparati i tessuti danneggiati durante il giorno.

Questa delicata danza è coordinata dal rilascio di alcune sostanze i cui direttori d’orchestra sono:

  • la serotonina, prodotta durante il giorno

  • la melatonina sintetizzata durante la notte.

Entrambe prodotte per lo più a livello intestinale.


Tra le varie sostanze poste sotto il controllo della serotonina troviamo il cortisolo, la cui concentrazione ha un aumento progressivo fin dal mattino, arrivando ad un picco alle 15:00 circa, per poi decrescere fino a mezzanotte. Il cortisolo a concentrazioni fisiologiche è un ormone utile, in quanto mette a disposizione l’energia di cui il corpo ha bisogno. Quando però permaniamo in una condizione di stress cronico i livelli di cortisolo rimangono elevati causando disequilibri, quali l’aumento eccessivo della pressione arteriosa, della glicemia, dei grassi nel sangue, un deficit del sistema immunitario. Tutti questi elementi mettono a rischio la nostra salute. Inoltre, l’elevato livello di cortisolo nel sangue disturba il sonno perché inibisce la produzione di melatonina, molto importante per la regolazione del sonno stesso.

E’ importante sottolineare che il significato che diamo abitualmente alla parola “stress” è fuorviante in quanto esiste uno stress “buono” detto EUSTRESS, che consente al nostro organismo di far fronte agli eventi che accadono durante la giornata, mentre lo stress diventa dannoso quando si protrae eccessivamente nel tempo. Inoltre, ciò che per un individuo è percepito come un evento stressante, può non esserlo per un altro e quindi la soggettività della risposta allo stress è determinante.

Possiamo quindi affermare che se gli ostacoli che incontriamo nella vita non dipendono da noi, è in mano nostra la modalità con cui li affrontiamo. Maggiore sarà la nostra resilienza, minore sarà l’impatto sull’assetto degli ormoni che sostengono la risposta allo stress e quindi minore sarà il livello di allerta col quale arriveremo a fine giornata e ciò avrà molta importanza per la qualità del nostro sonno.


Esistono però dei periodi in cui rispondere allo stress risulta più difficile. In queste circostanze la Natura ci può venire in aiuto. Piante medicinali quali la Passiflora, la Melissa, la Valeriana, l’Escolzia e la Camomilla se assunte singolarmente o in associazione esplicano un’azione rilassante e favoriscono il sonno. Possono essere assunte anche durante il giorno in presenza di irritabilità, agitazione, basso tono dell’umore o scarsa concentrazione.

Ricordo che le piante medicinali esplicano al meglio il loro effetto quando assunte regolarmente e con costanza.

Anche l’assunzione di magnesio può facilitare il rilassamento in previsione della sera, soprattutto in caso di stati di tensione muscolare, l’importante è che venga assunto nel primo pomeriggio (intorno alle 15:00) quando l’assorbimento intestinale risulta ottimale.


Per concludere, suggerirei di provare a instaurare l’abitudine di pianificare fin dal mattino un piccolo spazio all’interno della giornata in cui dedicarci a noi stessi, fermandoci ad ascoltare per un momento i nostri bisogni.

Sfruttiamo il potere benefico della Natura anche solo stando all’aria aperta quando possibile.

Potrà sembrare poca cosa, ma a lungo andare i benefici saranno molteplici e si rifletteranno anche sulla qualità del sonno.


________________________ Articolo scritto da

Dott.ssa Lucia Rizzo

Farmacista, integra le sue conoscenze con la Medicina Funzionale

Mogliano Veneto (TV)

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