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Immagine del redattoreNicoletta De Col

Un uomo fuori dal sistema: lavora 2 giorni a settimana. 1a parte

Ho incrociato il profilo Facebook di Matteo Majer per caso, consapevole che il caso non esiste, ma grazie a questa sincronicità ho potuto aggiungere una voce alle mie riflessione. 

Uno psicologo, con precedenti esperienze come amministratore del personale, oggi 50enne, ha scelto un cammino che oggi lo ha condotto alla pace con se stesso e a volerlo MOSTRARE POSSIBILE anche per gli altri. Vive in montagna, con poco, con quello che ha valore. La sua è un’armonia che risuona, per essere condivisa.

Molto felice che io lo intervistassi tra le varie cose che ha detto di introduzione una la condivido subito: “guardiamo al problema come si guarda il buco della ciambella, senza vedere la bellezza intorno, senza rendersi conto di quanto sia bello poter vivere”

Arriviamo subito al dunque, che incuriosisce un po’ tutti: lavori in media 1/2 giorni a settimana, è vero?

1,60, ma quest’anno “ho sbragato”… lavoro ancora meno. Sto solo facendo quello che mi va, quello che SENTO, quindi quelle cose che mi appassionano e mi interessano, tra cui le persone: le aiuto sul loro PROGETTO DI VITA (life coaching per usare il termine tecnico), ho anche qualche intervento aziendale.

Ho imparato a fare le cose in cui credo, in cui ci credo veramente, e questa convinzione ci deve essere anche con le persone che si recano da me, infatti chiedo: “ma tu vuoi cambiare, veramente?”.

Questo già seleziona i miei interventi, in modo che ci possa essere un lavoro insieme che si basa su valori ed etica comuni.

Ma come riesci a lavorare due giorni a settimana?

1. Ovviamente è un PERCORSO, un cammino, non è una cosa che si riesce a fare dall’oggi al domani, perché richiede l’abituarsi a staccarsi dal Sistema. Per esempio, i giorni sono tutti uguali, è l’essere umano che ha deciso di dargli un nome e decidere che la domenica è giorno di riposto. Se ci stacchiamo da questa “definizione umana” scopriamo che possiamo fare qualsiasi cosa quando vogliamo.

2. Certo è che si devono RIDURRE LE SPESE, per questo è necessario capire che alcune cose le cerchiamo perché non stiamo bene, uscire dal loop del sistema che ti fa credere che tu abbia bisogno di un sacco di cose.

3. Inoltre è importantissimo AUMENTARE IL PROPRIO VALORE, capire che il lavoro vale tot €, cioè capire il VALORE DEL PROPRIO TEMPO, gli oggetti li compriamo con il tempo che abbiamo dedicato per ottenerne il denaro. Io ho scelto che il VALORE DEL MIO TEMPO NON E’ COMPRABILE.

4. E’ bene aumentare gli elementi, gli oggetti, che si scambiano o donano…alcune cose possiamo scambiarle o averle in dono. Ci sono associazioni che si occupano del recupero del cibo buttato via dai produttori o dai supermercati…cioè capiamoci! c’è qualcosa che non va in un Sistema che butta via il cibo! Dobbiamo rivedere le cose importanti, i valori che non si possono comprare, perché pensiamo sia tutto comprabile! Io cammino, faccio una passeggiata e raccolgo la legna che trovo per terra, mi alimento con l’orto che coltivo…

Quale è stato il punto di svolta? cosa ti ha fatto prendere questa decisione?

Un’ernia al disco! quindici anni fa! (ndr quanto segue sarà familiare ai miei clienti e partecipanti dei miei seminari).

Avevo l’azienda in piedi da seguire, non potevo bloccarmi, avevo anche un debito da saldare, ma non ce la facevo, dovevo stare fermo, ma ero dentro il loop: devo fare, devo lavorare, non posso fermarmi!

Il fisioterapista di fiducia mi aveva detto “ma te non puoi fare niente! aspetta che ti passi”, una frase GRATIS che non ho voluto accettare, quindi mi sono recato da un neurochirurgo, visita di 2 minuti, pagata 300€ per sentirmi dire la stessa cosa: “aspetta che ti passi”.

Lì ho pensato: “Ma io vado a lavorare, mi spacco la schiena letteralmente, prendo dei soldi, per poi pagare per sistemarmi la schiena, per sentirmi dire che dovevo aspettare?! Forse è meglio guadagnare di meno, ma senza spaccarmi, senza dare i soldi che ho guadagnato per aggiustarmi!”

Così ho capito che il lavoro non è il fine, ma il mezzo per realizzarsi e per sostenersi. Lì è iniziato il mio cambiamento.

Nella prossima parte scopriremo la giornata tipo, che progetti gestisce per aiutare le persone nel loro progetto di vita, cosa ha lasciato per arrivare a dove si trova…Nel frattempo spero sorgano in voi molte riflessioni, che sia un approfondimento a quello che già esploriamo negli incontri individuali e nei seminari che svolgo.

dott.ssa Nicoletta De Col

cell.3409717791

Psicologa sociale - chiensiologa - ginnastica posturale e psicosomatica

www.nicolettadecol.com 

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