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Capita spesso che arrivino persone anche per un semplice mal di schiena e che timidamente mi parlino di problemi di sessualità. Chi si sente a disagio, chi non riesce a farlo per dolore cronico, chi non si trova con il partner, chi non prova più desiderio, chi lo cerca da qualcun altro, chi non si sente desiderato… ci sono tutte le sfumature e non serve essere in una situazione psicopatologica per sentire di vivere un disagio sessuale. Il sesso, come ogni aspetto della nostra vita, è dipendente da tutto ciò di cui siamo fatti: corpo, mente, anima.
Molte persone hanno problemi alla zona sacro lombare per un pavimento pelvico molto contratto per insoddisfazione sessuale, oppure calo della libido per una vita vissuta con rabbia e senso di ingiustizia, altre hanno problemi di controllo del cibo per la ricerca di soddisfazione che non provano nella relazione sessuale, altre ancora hanno problemi digestivi o tensione diaframmatica per l’ansia da prestazione, o, ancora, bruxismo e disturbi del sonno per la rabbia di non sentirsi desiderati.
Il sesso è relazione, e in quanto tale è sottoposto a stereotipi, convinzioni, esperienza di noi stessi e l’esperienza che abbiamo fatto del mondo. Prima di tutto dipende da quello che ci viene insegnato dalla società e dalla famiglia in cui cresciamo, poi dall’idea che ci facciamo noi (attraverso paure, ferite, gioie) e da come abbiamo imparato a soddisfare i nostri bisogni. Oltre a tutto questo il sesso è anche relazione con se stessi, infatti la soddisfazione sessuale non dipende solo dall’altra persona, ma da quanto noi giudichiamo noi stessi, da quanto abbiamo bisogno d’essere accettati, dal rapporto con il nostro corpo, quanto accettiamo il nostro aspetto, quanto pensiamo durante l’intimità, e così via.
Se non ci siamo mai sentiti accettati (per esempio “siamo nati per sbaglio”) o ci hanno spesso criticato, potrebbe essere che vivremo i primi approcci sessuali con indecisione. L’esperienza adolescenziale determinerà come vivremo il sesso da adulti.
Se vivremo un evento traumatico che ha coinvolto il corpo in modo determinate (un intervento chirurgico, un abuso, una violenza) potremmo essere dissociati (cioè una parte di noi non comunica con l’altra) che ci impedirà di sentirci a nostro agio nel nostro corpo, o di non sentirci affatto, con calo della libido.
Se noi non ci accettiamo non saremo pienamente presenti nei momenti di intimità, perché intenti a controllare ciò che di noi non ci piace.
Inizierei col chiederti: che significato ha il sesso per te? Perché ricerchi il sesso? Ti lascio pensarci un pò.
È stare con qualcun altro? È esser coccolato? È sentirti protetto/accettato? È piacere psico-fisico?… È abbandonarti all’altro? … scommetto che l’abbandonarsi all’altro non ti era venuta in mente…
Di fatto l’atto sessuale, affinché sia vissuto con piacere, è anche un abbandonarsi all’altra persona. Sapendo questo, se noi siamo persone con bisogno di controllo, difficilmente proveremo piacere o saremo in grado di iniziare serenamente un rapporto sessuale. Per abbandonarsi serve fiducia. Se siamo vissuti in contesti familiari insicuri, saremo più inclini a voler controllare la situazione e quindi anche la sessualità.
Ti ricordo che il sesso è relazione, quindi è comunicazione. Pertanto, cosa comunichi attraverso il sesso? Cosa racconti di te? E cosa vuoi che l’altro di ti dica di lui? Tu comunichi che hai bisogno di cosa?
Appagamento, sicurezza, protezione, non sentirti solo…
È necessario capire questo di te, per conoscerti meglio e cercare di vivere con maggiore serenità. Comprendere che cosa stai cercando e tenere presente che nessuna persona è in dovere di soddisfare i tuoi bisogni di sicurezza, protezione, compagnia, e via dicendo.
Ognuno di noi è responsabile di se stesso, il partner è un compagno di vita. Viaggiare insieme non significa essere dipende di uno dall’altro, ma suddividersi i compiti per vivere al meglio, dove la sessualità è un modo ulteriore di incontrarsi ed entrare in contatto, nudi nel corpo e nell’anima. A tal proposito, quanto siamo disposti a mostrarci per ciò che siamo?
Il come viviamo la vita quotidiana, l’idea che abbiamo sulla vita, lo stile di vita incidono sul modo di esprimerci attraverso il sesso. Nei periodo di intensi, intrisi di impegni, ci troveremo in difficoltà: un partner che cerca di rilassarsi attraverso l’atto sessuale e l’altro che non ci pensa nemmeno per la fatica che ha. Sta di fatto che non è un incontrarsi, ma un modo per superare il periodo stressante. Attraverso il dialogo si potrà trovare il modo per vivere serenamente anche questo periodo.
Potrebbe accadere che dopo anni di coppia la relazione sessuale cambi radicalmente, significa che sarà necessario capire quali bisogni sono cambiati, cosa cercavamo nell’altro che adesso non c’è, in queste situazioni è molto probabile che ci fosse un rapporto di dipendenza; per esempio potrebbe essere che lei cercasse protezione e che per un periodo da lui non abbia percepito questo. Oppure per esempio, lui si sentiva desiderato da lei, cosa venuta a mancare dopo la morte della madre di lei. In sostena quando un equilibrio cambia, quando il partner si aspetta di avere qualcosa che appaga le sue incertezze e bisogni e per un evento decisivo questo non avviene più.
Si potrebbe scrivere ancora molto. Quel che è importante come inizio è ricordarsi che il sesso è un modo di esprimere noi stessi, se non siamo in armonia con noi stessi sarà inevitabile una ricaduta sul rapporto sessuale. Nostro compito sarà cercare di capire su quale piano sentiamo che qualcosa stona e poi trovare l’elemento preciso.
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Dottoressa Nicoletta De Col
Osteopata e MCB
Laurea triennale e specialistica in psicologia sociale
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