In questo giorno di festa, in questo prime ore del mattino, già ho potuto osservare come si evidenzi la prevalenza della forza maschile e del terrorismo mediatico anche in questo giorno; giornali intitolati:
- “donna e periodi di guerra”,
- “vittime di femminicidio”,
- “dalla pandemia alla guerra in Ucraina: un 8 Marzo di resistenza“,
- “donne importanti nelle scienze”,
- “non più sesso inutile, ma il problema è lo stesso: il fatto di essere donne”
- e molto altri. Arrivo subito al punto, che poi spiegherò nel dettaglio, abbiamo perso memoria di cose femminili (intese come movimenti naturali, caratteristiche energetiche) importanti quali il NUTRIMENTO, l’ACCOGLIENZA, il RIPOSO, la RIGENERAZIONE, la COOPERAZIONE, il VALORIZZARE LE DIFFERENZE. Sentite parlare di questi valori in questo giorno importante per la storia femminile?
No!
Questa società ha sviluppato eccessivamente lo spirito maschile: esalta la competizione, il bisogno d‘essere migliori, forti, sempre pieni di energie. In questi ultimi anni c’è lo scempio più totale: la medicina che viaggia su protocolli senza ascoltare il paziente, la politica che viaggia diretta senza dialogo, il popolo che viaggia senza meta addormentato dal consumismo.
Non guardate solo quello che vogliono farvi vedere! Tornate a sentire la Natura che c’è in voi stesse/i. Tornate a sentirvi vivi, anziche inseguire obiettivi di altri. Ritieni di prenderti cura delle tue ferite? Cucini come momento per prenderti cura di te? Passeggi per scappare o come momento di raccoglimento e accoglienza?
Rispetti i tuoi momenti di riposo o il weekend è una fuga dalla quotidianità? Pulire casa è un atto per dimostrare che puoi far tutto o è il piacere di creare accoglienza?
Quando arriva un dolore, prendi subito la pastiglia o cerchi di capire in cosa hai esagerato?
Vi scrivo da donna quarantenne, che per vent’anni ha preso la pillola per non avere rottura di balle, che a vent’anni non sopportava i bambini, che doveva solo fare carriera… vi scrivo col cuore portandovi la mia esperienza: da quando ho dato spazio a me come donna, sono stata capace di accogliere me stessa e tutto il dolore che avevo dentro. Adesso sono in grado di vivere il ciclo come una benedizione che mi ricorda la ciclicità della Natura, il bisogno del riposo come dell’attività seguendo i ritmi naturali.
Quindi auguro a tutti di DARE SPAZIO AL FEMMINILE, alla forza YIN, quella che nutre, accoglie, non giudica, che offre riposo, coopera dando valore alle diversità.
Commenti