Premetto che non ho la risposta 😝 universale. Il mio lavoro e la mia etica non viaggiano su protocolli standard: ognuno di noi è diverso, ha una vita diversa, si trova in periodo diversi, quindi ha diritto a risposte diverse a bisogni diversi.
Quello che posso cercare di fare, adesso, scrivendo queste righe, è cercare di farvi sentire meno soli nella sofferenza, meno smarriti, quindi protrarvi una mano con dei semi che deciderete voi quali coltivare.
Spesso mi viene detto, e lo stesso ho provato anch’io, di non sentire miglioramenti nella vita nonostante il percorso di cura (che sia di crescita personale, osteopatico, massoterapico, ecc).
Questo arriva da retaggi socio-culturali su cui si sono sviluppate le nostre credenze:
- se non si fa non si è;
- se non è si è al 🔝 allora non va bene;
- gli errori sono sbagliati, non andrebbero mai fatti;
- adattarsi è da perdenti;
- avere è potere
... e molti altri, ma questi sono quelli principali che li trovo connessi a quello che sto per scrivere.
E devo essere sincera: non so da dove iniziare.
Il passi per stare meglio (non vuole essere legge, ma sono quelli che ho notato in anni di esperienza, bene venga che qualcuno li integri):
- riconoscere che non stiamo bene;
- osservare la situazione della nostra vita che non ci fa stare bene;
- riosservarla attraverso l’apertura del cuore (emozioni);
- capire se vogliamo davvero cambiare;
- osservare noi stessi e capire quando ci siamo persi;
- ricordare cosa vogliamo imparare dal mondo e cosa vogliamo noi portare nel mondo (osservazione spirituale);
- fare chiarezza sui nostri schemi (modelli di comportamento automatici) che adottiamo dall’infanzia, ma che adesso non ci permettono di stare bene;
- osservare/notare quando applichiamo gli schemi;
- allenarsi a cambiare gli schemi;
- raccogliere le energie per il cambiamento: imparare a risposare, a rispettarsi, a riconoscere le proprie ciclicità;
- cambiare;
- osservare se il cambiamento ci fa stare meglio;
- ricominciare il ciclo...
Possiamo osservare che il cambiamento è praticamente alla fine... il FARE è DOPO l’ESSERE.
Quindi, fino a qui, spero di aver aiutato a riflettere, spero siano emerse molte domande.
“Stare meglio” è un processo, “stare meglio” non è uno stato fisso, non arriva dal cielo, non arriva dall’esterno, arriva da un cambiamento interiore, che implica fatica, messa in discussione, apertura del cuore. Non possiamo stare meglio continuando a vivere solo attraverso la razionalità, o solo attraverso le emozioni.
Non possiamo stare meglio cercando l’immediatezza a cui la tecnologia ci sta abituando.
Abbiamo bisogno di ricollegarci all’essere...e l’Essere è un divenire continuo, è un campo in cui si semina, dove non tutti i semi attecchiscono, tanto meno sotto il nostro controllo, è un campo sotto le intemperie e sotto il cielo limpido, sotto i cicli naturali...e l’Essere non è sotto il giudizio del Fare.
Mi fermo qui per ora... più avanti introdurrò altri concetti: imparare a lasciar morire, ricordarsi che siamo esseri appartenenti alla natura (quindi ciclici), siamo al servizio di una forza universale...
Un abbraccio, anime belle 💖
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Dott.ssa Nicoletta De Col
psicologa sociale, massoterapista
3409717791
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