Delusione.
Andiamo a cercare il significato della parola, per poi comprendere meglio il sentimento che descrive, assieme alle conseguenze sul corpo e il comportamento.
de-lu-sió-ne -Illusione; sentimento di amarezza che scaturisce dal constatare che la realtà non corrisponde alle aspettative. -dal latino delusio, che è dal verbo deludere prendersi gioco.
La questione è che siamo noi a creare aspettative: questa mente che permette di creare cose spettacolari, che spesso inganna, che spesso delude, appunto.
Siamo noi i fautori della nostra delusione: se non avessimo creato aspettative con la nostra mente, non avremmo il sentimento che appesantisce il cuore.
Per riuscire a vivere meglio dobbiamo capire che il “mondo delle aspettative” fa vivere male: se si avvera quello che ci aspettiamo siamo relativamente contenti (perché lo sapevamo già), se non si realizzano siamo delusi o infelici.
In entrambi i casi usciamo perdenti!
Quindi, non dobbiamo immaginare una situazione prima che accada, credere di sapere cosa pensano gli altri, impostare i nostri comportamenti sulla convinzione che gli altri agiranno in un modo piuttosto che un altro.
Sappiamo a mala pena cosa pensiamo e vogliamo noi stessi, abbiamo la presunzione di sapere cosa vogliono gli altri?
Il sentimento di delusione fa rimanere tra lo stupore e la tristezza, appesantisce il cuore, le braccia, toglie una parte delle energie, toglie una parte di speranza.
Se protratta nel tempo rischia di portare nel limbo dell’apatia.
Il cuore ha bisogno d’essere leggero, libero di aprirsi al mondo: di donare e raccogliere i frutti dell’amore che dona, usando le braccia per farlo (accogliere e offrire).
La delusione invece porterà a far crescere i muri intorno al cuore, a far nascere corazze.
Ma muri e corazze impediscono di farci sentire anche la bellezza della vita.
Non possiamo essere felici circondati da muri o dentro corazze pesanti.
Sarà difficile sentirsi allegri trascinano pesi (metaforici) tutto il giorno, perché dobbiamo trascinare quella delusione con noi? Perché portarla oltre il tempo in cui si è presentata? Perché finiginarci sopra?
Forse perché sentiamo che dobbiamo prima accorgerci di quale aspettativa ha creato la delusione!
Forse perché dobbiamo volgere lo sguardo verso il nostro cuore e capire che non possiamo delegare la nostra felicità a nessun evento, nessuna persona, nessun tempo o luogo.
Dobbiamo rimanere senza aspettative: dobbiamo spegnere la mente che crea film, che crea una realtà che non esiste.